Nella splendida cornice delle colline novaresi, alla cantina dell'Azienda Vitivinicola Barbaglia, si sono esibiti Roberto Del Piano e Matthias Boss con un duo basato sull’improvvisazione. Photo © Emanuele Meschini
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Come ogni anno a chiudere NovaraJazz c'è la Dedalo Swing Band. Uno spettacolo musicale diretto da Claudio Wally Allifranchini. Photo © Emanuele Meschini
Ingebrigt Håker Flaten si è affermato sulla scena norvegese come una delle voci più forti del jazz e della musica improvvisata nel circuito internazionale contemporaneo. Photo © Emanuele Meschini
NovaraJazz apre le porte ai più giovani grazie alla collaborazione con la Libreria La Talpa dei Bambini. Gli appuntamenti Kids NovaraJazz uniscono momenti di gioco e di apprendimento all'esperienza musicale. Photo © Emanuele Meschini
Un concentrato di energia a cavallo da afrobeat, ethio-jazz e funky, arricchito da sfumature free ed eccentricità psichedeliche, Goran Kajfeŝ è per la prima volta in Italia. Guida la Subtropic Arkestra, un manipolo di musicisti tra i più rappresentativi della scena scandinava. Photo © Emanuele Meschini
Spin-off del progetto The Young Mothers i tre musicisti hanno portato sul palco hip-hop, indie rock, groove africani e grindcore. Sperimentazione e improvvisazione concentrate nel talento di questi tre musicisti. Photo © Emanuele Meschini
Per “Texas” Johansson, Reine Fiske e Johan Berthling hanno costruito un concerto estremamente interessante basato sulla sperimentazione e l’improvvisazione. Un percorso fatto di suoni e colori diversi ma ben amalgamati. Photo © Emanuele Meschini
Leggenda del jazz britannico ed europeo, premiato con la Chiave d'Oro NovaraJazz 2018, John Surman porta il suo gesto sonoro che si ritrova nella capacità di riverberare in mille sfumature in una delle sue indiminticabili performance in solo nel riverbero della Basilica novarese di San Gaudenzio. Photo © Emanuele Meschini
Il sestetto The Young Mothers si muove in una sorta di torre di babele stilistica e sonora, miscelando hardcore jazz con metal, rap con rock, hip hop con funk e free. Si potrebbe parlare di anarchia sonora, di non sense estetico, se il risultato non fosse meno che irresistibile e l'impatto sonoro a tratti devastante. Photo © Emanuele Meschini
Un trio che apre squarci luminosi su quanto la musica improvvisata possa accedere a nuove comunità di ascoltatori senza per forza strizzare l'occhio a qualche moda. Semplicemente essendo in sintonia con il proprio tempo. Photo © Emanuele Meschini
Con Goran Kajfes, Jonas Kullhammar, Jesper Nordenström e Johan Holmegard sul palco la sperimentazione è stata il tratto distintivo del concerto. Nella splendida cornice del Castello di Novara un intreccio di groove e singole note hanno trasformato il cortile in un laboratorio a cielo aperto. Photo © Emanuele Meschini
Gianluigi Trovesi & Rudy Migliardi + Banda Filarmonica di Oleggio - Broletto, Novara - 7 giugno 2018
Quella di Gianluigi Trovesi con le bande di paese è una frequentazione di lungo corso. La Banda Filarmonica di Oleggio è una delle formazioni bandistiche più longeve (dal 1853) nel Nord Italia e mantiene fino ad oggi viva la tradizione e il senso di comunità che lo stare in banda comporta. Insieme a Trovesi e alla Banda, in piena naturalità, c'è anche il trombone di Rudy Migliardi, da sempre a cavallo tra mondi sonori diversi, tra classica, jazz e musica per banda, appunto. Photo © Emanuele Meschini
Vincitori del Premio Taste of Jazz 2017, i Pigreco si districano lungo le vie espressive del funk, del jazz, del soul, del blues e del rock, in una fusione che cerca di evadere le semplici etichette. Photo © Emanuele Meschini
La Torino Performing Orchestra è un ensemble costituito da alcuni dei più interessanti giovani creativi della scena torinese, un progetto sperimentale che utilizza come espressione musicale diversi linguaggi artistici. Photo © Emanuele Meschini
Suggestioni del passato, profonda contemporaneità, melodia, groove, ironia, sono intessute in Clock’s Pointer Dance in un solido impianto formale e compositivi, dando luogo a un'opera unitaria che ripropone il senso profondo del jazz. Photo © Emanuele Meschini
La loro musica, che solo a Londra poteva nascere, è uno stiloso "future jazz, afro-dub" a base di fiati, percussioni, elettronica e groove ondeggianti. Il progetto è capitanato dal chitarrista e producer di Leeds Tom Excell. Ecco quindi il concerto da ballare di questo NovaraJazz 2018! Photo © Emanuele Meschini - Chiara Pugliese
Tre grandi talenti e una location insolita: sotto la cupola antonelliana Filippo Vignato (trombone), Pasquale Mirra (vibrafono) e Giorgio Pacorig (Fender Rhodes) hanno incantato con la loro musica delicata e piena di colori. Un pomeriggio speciale. Photo © Emanuele Meschini
Dan Kinzelman unisce in maniera originale la consapevolezza delle sue radici musicali all'esplorazione e Sam Haberman porta in scena la sua indole musicale più prettamente rock e "selvaggia". Photo © Emanuele Meschini
Hank Roberts mescola l'improvvisazione visionaria, suadenti melodie folk, influenze jazz, traiettorie di composizione contemporanea e un'attitudine alla forma canzone. Photo © Emanuele Meschini
Nuovo e folgorante, il quartetto di Baltimora Horse Lords è capaci di frullare e fondere in una sintesi geometrica il minimalismo ipnotico dell'era post e le tessiture ritmiche africane, l'afflato sperimentale del rock meno allineato e il piglio rigoroso e alieno dell'improvvisazione radicale. Photo © Emanuele Meschini
Se le sonorità del pianoforte elettrico aprono a immaginari di funk cosmico, Giovanni Guidi e compagni scelgono con astuzia di rompere le convenzioni e disegnare mappe in grado di roprodurre i rapporti emozionali, il loro fluire e gli spigoli. Photo © Emanuele Meschini
"Solo" di Simone Lobina porta in scena brani originali e standard legati alla tradizione jazzistica in versione intima, guidati dalla chitarra alla ricerca del suono. Photo © Emanuele Meschini
E partendo pensa alla terra che sarà, mentre il trombone (Filippo Vignato) è il suono dello scafo a solcare l'Oceano. Un vibrafono (Pasquale Mirra) mette virgole tra idee e maree, il ritmo delle onde è uno shuffle di inizio secolo (la batteria di Zeno De Rossi). A sfidare la sorte, un pianoforte (Giorgio Pacorig). Questa è la musica che ancora non hai immaginato, è Pipe Dream. Photo © Emanuele Meschini - Chiara Pugliese
ClarOscuro è un trio che si caratterizza per essere formato da musicisti di forti capacità interpretative. A partire dalle composizioni di Matteo Bortone, il trio dà vita a una musica intimista, che si svela a poco a poco in un approccio groove e pulsante.
Yügen è un microcsomo musicale radicato alla tradizione norvegese che si muove, però, nei territori della musica contemporanea e indaga tradizioni "altre" come quella indiana e dell'estremo oriente. Photo © Emanuele Meschini
La delicatezza di Marthe Lea e della sua musica e il paesaggio incantato delle colline novaresi hanno regalato momenti di vera poesia. Photo © Emanuele Meschini
Ancora una volta Villa Picchetta è stato il palcoscenico di un concerto suggestivo: Mauro Avanzini e Emanuele Parrini hanno sottolineato con le note la bellezza di questo luogo meraviglioso. Photo © Emanuele Meschini
Ormai appuntamento fisso la biciclettata di NovaraJazz quest'anno ci ha portato a passeggiare per il Parco del Ticino, godendo di due splendide performance immerse nella natura di Linda Fredriksson e Silvia Bolognesi. Photo © Emanuele Meschini
Il blues protagonista sul palco con il Max Prandi Vintage Trio: l'energia della musica nera ha trasformato il concerto in qualcosa di speciale. Photo © Emanuele Meschini
Emanuele Parrini e Håkon Berre hanno trasformato la Centrale Orlandi di Galliate in un laboratorio musicale fatto di improvvisazione e ricerca, ma anche di grande emozione. Photo © Emanuele Meschini
Linda Fredriksson e Silvia Bolognesi hanno trasformato la splendida cornice del Mulino Vecchio di Bellinzago in un palcoscenico a cielo aperto. Photo © Emanuele Meschini
La sassofonista finlandese Linda Fredriksson, la contrabbassista Silvia Bolognesi, e il batterista norvegese Håkon Berre (che compongono il trio ImproveU) a cui si è aggiunto il violinista Emanuele Parrini hanno dato vita quest'anno alla residenza artistica alla Cascina Bullona per la nuova produzione targata NovaraJazz. Photo © Emanuele Meschini
Un concerto di grande intensità quello della Ocean Fanfare. Una performance che a tratti è andata oltre la musica, coinvolgendo interamente il pubblico che ha goduto di uno spettacolo assolutamente di primo livello. Photo © Emanuele Meschini
Un doppio set di pianoforte e sassofono: prima con A-SEPTiC e poi con Trevor Watts & Veryan Weston, che insieme hanno creato una perfetta sintesi di suoni e hanno costruito un percorso avvincente fatto di cambi di ritmo e intensità. Photo © Emanuele Meschini
Dave Burrell e l’Ararat Ensemble hanno creato qualcosa di magico. Burrell ha portato una performance attenta e mai volta al protagonismo, ma al servizio dei compagni di concerto. I brani sono stati inframezzati dalla lettura di poesie da parte dell’attore ivoriano Rufin Doh, ad evocare sofferenze di moderni migranti in un collegamento ai temi originari dell’opera di Burrell. Photo © Emanuele Meschini
La Banda Filarmonica di Oleggio è una delle più longeve del Nord Italia. Dopo l’incontro con il pianista Marcin Masecki a NovaraJazz 2017, in questa occasione ha proposto un progetto molto interessante: rivisitazioni swing jazz dei temi più famosi di film e canzoni, anche disco-music, riarrangiate ad hoc. Photo © Emanuele Meschini
Improvvisazione, dialogo e forza espressiva. Questi i tratti principali di un concerto potente, che ha visto sul palco Marco Colonna (clarinetto), Agustì Fernandez (pianoforte), Zlatko Kaučič (percussioni). I tre hanno lasciato senza fiato il pubblico che è rimasto incantato e sorpreso ad ogni nuova costruzione. Photo © Emanuele Meschini
Senza dubbio Francesco Diodati è tra i talenti più interessanti del panorama jazz italiano. E con il solo presentato a NovaraJazz lo ha dimostrato. Delicatezza, tecnica e interpretazione hanno lasciato il pubblico incantato. Pura improvvisazione e grande maestria. Un concerto speciale. Photo © Emanuele Meschini
Borders, collaborazione artistica con il Balletto di Roma, è la nuova tappa di NovaraJazz della progettualità dedicata al rapporto tra jazz e coreografia contemporanea. Uno spettacolo intenso, coinvolgente che ha portato sul palco una forma espressiva potente, capace di accompagnare il pubblico in un viaggio fisico ma anche emotivo con la musica che conduce per mano lo spettatore ad esplorare, anche se stessi. Photo © Emanuele Meschini
Due batteristi, due talenti. Pasquale Liguori e Filippo Monico hanno messo in scena un dialogo fatto di improvvisazione. I due protagonisti si sono divertiti e hanno divertito il pubblico con il loro talento e la loro presenza scenica. Photo © Emanuele Meschini
In punta di piedi. Così Eve Risser è salita sul palco di Novara. Con grande delicatezza ha riempito dell’auditorium, creando un’atmosfera magica e sospesa. Un concerto fuori dagli schemi, ma di grande impatto. Photo © Emanuele Meschini
Un concerto delicato, ma allo stesso tempo di grande effetto. Questa è stata la serata di apertura della stagione 2017-2018 di NovaraJazz. Un incontro tra due grandi artisti: da un lato un pianista e compositore dal talento indubbio, dall’altro una cantante con una voce cristallina e una sensibilità fuori dal comune. Photo © Emanuele Meschini
NovaraJazz ha selezionato per l'anteprima della stagione 2017/2018 una una cornice unica: i vigneti dell'Azienda Vitivinicola Barbaglia a Cavallirio, in Alto Piemonte. Alexander Hawkins e Gabriele Mitelli hanno tenuto un concerto suggestivo, delicato e unico nel suo genere. Photo © Emanuele Meschini
È un sodalizio ormai consolidato anche quello tra NovaraJazz e la Scuola di Musica Dedalo di Novara. L’obiettivo comune è la diffusione della buona musica suonata, coinvolgendo anche i giovani artisti e dandogli una guida nella loro formazione musicale. Photo © Giorgia Negri
In un clima di scambio e di connessioni, grazie al gemellaggio tra Novara e Chalon-sur-Saône, città di provenienza del trio, a parco Beldì il pubblico ha potuto godere del jazz originale e rinfrescante di J.C.P. Trio. Il trio ha proposto arrangiamenti di grandi successi di standard jazz e composizioni originali. Photo © Giorgia Negri
Diversi anni fa, un gruppo di pionieri del jazz, guardò verso l’Africa ancestrale. Tra questi meritano un posto di rilievo l’alto-sassofonista di Chicago, Idris Ackamoor, e il suo gruppo, The Pyramids, pronti ad imbarcarsi per un nuovo tour mondiale e facendo tappa a Novara per uno splendido concerto. Photo © Emanuele Meschini - Photo © Giorgia Negri
Grazie alla collaborazione con la Libreria la Talpa dei Bambini di Novara, NovaraJazz ha voluto avvicinare i più piccoli al mondo della musica. In questa occasione una lettura di fiabe accompagnate dalla tromba di Vito Emanuele Galante nella cornice del cortile del museo Faraggiana. Photo © Giorgia Negri
Il trio di Gordon Grdina, Francois Houle e Kenton Loewen ha impostato la produzione su di una musica fatta di energia e virtuosismo. E il concerto nella Sala del Compasso ha dimostrato grande forza e una tecnica impeccabile, che ha lasciato il pubblico sempre in sospeso in attesa di quello che sarebbe accaduto dopo. Photo © Emanuele Meschini
Un'assolata mattina di giugno, la biblioteca cittadina e tre grandi talenti. Chris Kelly, JP Carter e François Houle sono riusciti a fondere le loro caratteristiche con un progetto molto interessante che per un’ora ha trasformato il cortile della biblioteca in un luogo quasi sospeso nel tempo. Photo © Emanuele Meschini
Jesse Zubot espone tutta la gamma di effetti attraverso una architettura sonora incontaminata e variegata. Ha trasformato la basilica di San Gaudenzio in un palco con delicatezza e rispetto, mettendo in scena qualcosa di unico. Photo © Emanuele Meschini
Binker Golding e Moses Boyd hanno cominciato a suonare in duo per passare il tempo libero e subito hanno trovato un dialogo. Il loro suono nasce dal jazz ma riesce rapidamente ad andare oltre. Una musica improvvisata ma ballabile, al Broletto nella prima del loro tour mondiale. Photo © Emanuele Meschini
Il pianista, compositore e produttore polacco Marcin Masecki è uno dei musicisti più creativi e originali della nuova generazione. Ad accompagnarlo in questa occasione la Banda Filarmonica di Oleggio che è la banda più longeva del Nord Italia (diretta dal Maestro Francerso Carcello). Photo © Emanuele Meschini
Lo spin-off che fa capo a Gordon Grdina ha visto nella cornice della Centrale Orlandi di Galliate un ensemble che si esprime al ritmo delle percussioni di Tim Gerwing e Liam MacDonald. JP Carter mostra la sua versatilità musicale e il suo singolare approccio alla tromba, tutti accompagnati dalla voce di Emad Armoush. Photo © Sara Bollettino
Con dieci elementi sul palco il progetto Gordon Gridina's Haram ha “invaso” il palco del Broletto. Si perché la trascinante musica è una magnifica ricerca, che da Vancouver guarda con affetto e rispetto alla “grande musica” del mondo islamico. Photo © Emanuele Meschini
I Satoyama sono una conferma per NovaraJazz. E a suggellare il loro talento quest’anno è arrivato il premio “taste of jazz”, alla prima edizione, che ha riconosciuto il loro valore come miglior progetto del circuito omonimo. Sul palco del Broletto hanno portato la loro musica, fatta di ispirazioni e di influenze ottimamente amalgamate. Photo © Emanuele Meschini
Il Mirko Pedrotti Quintet è un progetto musicale con groove e sonorità nel quale i tempi dispari e le armonie modali rappresentano il terreno ideale per la ricerca e la sperimentazione musicale. Si è esibito nella splendida cornice del Cascinale dei Nobili a Casalbeltrame in una scenografia fatta di cinque chiese “matrioska”. Photo © Emanuele Meschini
Con la sua visione poetica del jazz Roberto Bonati è uno degli artisti più interessanti del panorama italiano. Contrabbassista di talento, la sua musica si fonde con le opere esposte nelle sale della Galleria Giannoni: un jazz fatto di sfumature e di grande emozione. Photo © Emanuele Meschini
Davanti ad un concerto di Dinamitri Jazz Folklore non si può restare indifferente: il coinvolgimento è assicurato. La parola d’ordine è energia. Grazie ai ritmi e alle influenze soprattutto africane questo progetto lavora su cosa vuol dire fare jazz oggi, sulla storia del genere e sulle tecniche. In poche parole uno spettacolo che vale la pena essere visto. Photo © Emanuele Meschini
“Uno dei migliori creatori di musica della sua generazione”, così è stato definito Marco Colonna da Luigi Onori del Manifesto. Il concerto del musicista romano si è tenuto al birrificio Croce di Malto, storico partner di NovaraJazz, che ha aperto le sue porte trasformandosi in un’insolita sala concerti. Photo © Emanuele Meschini
La musica di Hayden Powell e Marzio Scholten è influenzata dal jazz moderno e dalla musica popolare americana e scandinava. E così, nella cornice di Palazzo Natta, la loro performance in duo ha fatto compiere al pubblico un percorso intimo e avventuroso. Photo © Emanuele Meschini
La musica di “Oreb” è il frutto dello studio che Dimitri Grechi Espinoza conduce da molti anni sul rapporto fra suono e spazio sonoro. Le bellezze architettoniche e artistiche si sposano con le note impostate dal sax di Grechi Espinosa. E quale migliore palcoscenico se non la basilica di San Gaudenzio, gioiello dell’architettura antonelliana, che ancora una volta è stata cornice di una performance di grande intensità emotiva. Photo © Emanuele Meschini
Purple Whales ha come fulcro la musica di Jimi Hendrix. I musicisti hanno scelto di riarrangiare alcuni dei suoi brani più famosi (Hey Joe, Little Wing, Wind Cries Mary, Angel) dandone una lettura “visionaria” ma al tempo stesso filologica. Hanno inoltre utilizzato alcuni suoi pezzi come ispirazione per delle composizioni. Photo © Emanuele Meschini
Un quartetto inedito di grandi nomi del jazz internazionale: Louis Moholo, Gianluca Petrella, Alexander Hawkins e Giovanni Guidi. Questi quattro musicisti hanno messo in scena uno spettacolo, ma anche un viaggio fuori dal comune, di grande energia, ma anche di grande emozione. Photo © Emanuele Meschini
In uno degli angoli più suggestivi di Novara, Thomas Strønen, Marco Colonna e Alessandro Giachero, hanno dato prova di come la musica si può perfettamente sposare con il luogo in cui è suonata. Improvvisazione fatta di melodia, ritmo e suoni puri. Un viaggio melodico di grande espressività per un tramonto suggestivo. Photo © Emanuele Meschini
Un concerto speciale, pieno di emozioni. Questo è stato l’incontro tra Louis Moholo e Enrico Rava che sul palco del Broletto hanno deciso ti tornare sullo stesso palco in una performance ricca di improvvisazione e energia creativa. I due artisti sono stati anche insigniti della Chiave d’Oro, riconoscimento artistico di NovaraJazz. Photo © Emanuele Meschini
Filippo Vignato torna a NovaraJazz, questa volta sul palco principale grazie alla collaborazione con Young Jazz, il festival di Foligno. Con il pianista francese Yannick Lestra e il batterista ungherese Attila Gyarfas, Vignato, vincitore del premio “Miglior Nuovo Talento” del Top Jazz 2016, ha proposto un progetto fatto di improvvisazione che viaggia tra l’acustico e l’elettrico. Photo © Emanuele Meschini
Lo spin-off dei Ghost Horse formato da Stefano Tamborrino e Gabrio Baldacci si è esibito nella cornice del rinnovato Castello di Novara. Un duo con sola batteria e chitarra che ha dimostrato quanto il jazz è fatto di sfumature molto diverse. Photo © Emanuele Meschini
Uno scenario inusuale è quello del Mulino Vecchio di Bellinzago, dove Dan Kinzelman e Filippo Vignato hanno creato un concerto suggestivo ed intimo. Un’ora di improvvisazione delicata e in armonia con i suoni del mulino stesso, attivato per l'occasione in una fusione melodica. - photo © Emanuele Meschini
Nell’insolita cornice del Museo di Storia Naturale Faraggiana Ferrandi, Dan Kinzelman ha portato il pubblico in un viaggio intenso pieno di emozioni con un’esperienza di grande impatto, un respiro musicale ininterrotto e profondo. - photo © Emanuele Meschini
La tappa jazz, appuntamento fisso, parte dal centro di Novara e passeggiando nel parco del Ticino arriva fino alla splendida Villa Picchetta. Qui, quest’anno, si sono esibiti Glauco Bendetti, Stefano Tamborrino e Filippo Vignato. Un concerto dove musica, paesaggio e pubblico si sono trovati sulla stessa lunghezza d’onda. - photo © Emanuele Meschini
Ghost Horse è un progetto di produzione NovaraJazz e nato in residenza artistica, con curatore Enrico Bettinello. Da trio a sestetto, da Hobby Horse a Ghost Horse, la formazione che ha visto Joe Rehmer al contrabbasso, Stefano Tamborrino alla batteria, Gabrio Baldacci alla chitarra, Filippo Vignato al trombone, Glauco Benedetti alla tuba e Dan Kinzelman al sassofono ha allargato gli orizzonti espressivi e timbrici, oltre i paesaggi finora familiari. - photo © Emanuele Meschini
L’International Jazz Day è una manifestazione organizzata dall’UNESCO per celebrare le virtù del jazz come strumento di educazione, forza di pace, unità, dialogo e cooperazione tra le persone. Per celebrare questa giornata NovaraJazz ha voluto proporre un concerto molto particolare: NovaraJazz Collective con Alberto Mandarini, che hanno incantato, quasi stregato, il pubblico. Photo © Emanuele Meschini
Non un semplice concerto, ma una narrazione che racconta tanto dei due musicisti e che ha tenuto il pubblico con il fiato sospeso, in attesa di un nuovo passaggio. Nessun virtuosismo fine a se stesso, ma solo funzionale al racconto. Per poi chiudere con la discesa tra le poltrone e l'ovazione dei presenti.
Photo © Emanuele Meschini
Le parole non servono, serve solo ascoltare, ascoltare Emanuele Parrini quartet e Taylor Ho Bynum. Un concerto pieno di energia, intesa, eclettismo. Un concerto coinvolgente, da sentirsi sul palco al fianco di questi musicisti che sono davvero eccezionali. Una residenza che ha dato ottimi frutti a quanto pare.
Photo - © Emanuele Meschini
Forza e dinamicità, così si può sintetizzare l’esibizione del Vinny Golia Trio. Improvvisazione radicale, ma con cifre sonore marcate e uno spettro di colori molto ampio. Più di un’ora di concerto che il pubblico ha gustato tutto di un fiato. Del resto non era possibile che rimanere incollati pronti ad ascoltare come il trio avrebbe potuto stupire ancora.
Photo - © Emanuele Meschini
L’esperienza del laboratorio di NovaraJazz è un’esperienza a tutto tondo: dall’immersione nella musica fino alla partecipazione al processo creativo. Anche questo laboratorio, con protagonista il progetto Insight, è stato una visione musicale: ascoltare musica, parlare di musica, fare musica. Chi ascolta non è solo spettatore, partecipa anche attivamente e ne nasce un’esperienza unica, irripetibile.
Photo - © Emanuele Meschini
Antonio Zambrini, Paolino Della Porta e Manhu Roche hanno saputo ricreare un'atmosfera irripetibile che ha lasciato grandi suggestioni nel pubblico che ha riempito la sala.
Photo © Emanuele Meschini
The Electrics è un progetto di grande energia, che porta sul palco una miscela di suoni e crea atmosfere ricche di colori e capaci di catalizzare l’attenzione del pubblico. Photo - © Emanuele Meschini
Un quartetto paneuropeo composto da quattro veri eroi della libera improvvisazione: la contrabbassista francese Joëlle Léandre, il violinista portoghese Carlos Zingaro, il trombonista italiano Sebi Tramontanae il batterista tedesco Paul Lovens: musica contemporanea, free jazz e spontaneo, a volte improvvisato, ampliando lo spettro del linguaggio musicale dei loro strumenti attraverso tecniche innovative.
Potenza espressiva e coinvolgimento. Questa è l'essenza di KUDOKU, la performance che ha unito sul palco la danza di Daniele Ninarello e la musica di Dan Kinzelman. Uno spettacolo di grande impatto che ha condensato emozioni ed espressività in un tutt'uno.
Photo © Emanuele Meschini
Descrivere ed etichettare la musica dei Melt Yourself Down è impossibile: l’unico modo per capire è ascoltare dal vivo. Il concerto è una delle cose più sorprendenti a cui si possa si possa assistere. Un misto di punk, funky, free, elettronica, condito da un’energia fuori dal comune incarnata dal cantante Kushal Gaya, che sul palco non riesce a stare fermo, ama tuffarsi sul pubblico. E a Novara non è stato da meno.
Photo © - Giorgia Negri e Emanuele Meschini
Ci sono pochissime parole per descrivere il concerto della Fire! Orchestra. Si viene investiti da questo straordinario ensemble, che ti abbraccia, ti porta sul palco, ti porta al centro della musica, della loro musica. Come ha scritto Enrico Bettinello: “Dal vivo è un rito indimenticabile, fatto di eredità della New Thing, di esplosione energetica postpunk, di fisicità, urlo, condivisione e bellezza”. I migliori talenti della scena svedese.
Photo © Giorgia Negri e Emanuele Meschini
Il progetto internazionale EseninJazz vede riuniti il jazz vocalist italiano Boris Savoldelli e il quartetto jazz russo Feelin’s, guidato dal compositore, arrangiatore e pianista Ghennady Filin. Il progetto rappresenta un interessante ed originale “ponte culturale” tra Italia Russia in tributo a Serghei Esenin, tra i poeti più rappresentativi dello spirito russo: è considerato dalla critica come il massimo interprete dell’anima russa.
Photo © Emanuele Meschini
The Paolo Fabbri Jazz Ensemble è un sestetto di musicisti tutti provenienti dal territorio novarese. L’ensemble esegue esclusivamente brani standard di musica jazz, anche composti e resi celebri da famosi artisti americani quali Duke Ellingtone, Telonius Monk, Charlie Parker, Gerry Mulligan, Wayne Shorter, Bill Evans e molti altri grandi maestri che hanno fatto la storia del jazz. Il sestetto di Paolo Fabbri è caratterizzato da sonorità intriganti, accompagnate dalla palpitante sezione ritmica di Davide Stranieri alla batteria e Massimo Erbetta al contrabbasso.
È difficile descrivere a parole la suggestiva atmosfera che Barry Guy ha saputo creare nelle sale della Galleria d'Arte Moderna Giannoni: il contrabbassista ha accompagnato il pubblico in un viaggio di grande intensità, a tratti commovente, che ha lasciato a chi è venuto qualcosa che difficilmente dimenticherà. #novarajazz2016
Photo © Giorgia Negri
Numerosi strumenti, usuali e non, si fondono in uno straordinario coro, fatto di colori e sfumature. Questo è stato Cristiano Calcagnile Multikulti sul palco del Broletto. L’improvvisazione è la cifra che mette assieme questi straordinari artisti che hanno dato la dimostrazione che il jazz è fatto di tante “voci”.
Photo © Emanuele Meschini - Giorgia Negri
Tra le formazioni più longeve del jazz italiano, nel corso del 2016 Enten Eller (Massimo Barbiero alle percussioni, Maurizio Brunod alla chitarra, Giovanni Maier al contrabbasso e Alberto Mandarini alla tromba) ha festeggiato i trent’anni di attività. Tra delicate melodie e libera improvvisazione, a NovaraJazz, Enten Eller sono stati affiancati dal violinista Emanuele Parrini, straordinario musicista e grande amico di NovaraJazz. Il Broletto è così diventato un luogo magico, pervaso da un’atmosfera suggestiva, sospesa nel tempo e nello spazio, piena di intensità e assoluta emozione.
Questo progetto è nato dalla leggendaria “Love suite”, la canzone scritta da Eric Dolphy per il suo matrimonio con Joyce Mordecai, che non fu mai registrata a causa della sua morte prematura. Con il progetto Potsa Lotsa, Silke Eberhard ha voluto completare l’idea incompiuta di Eric Dolphy, arricchendola della sua natura femminile e delicata di emozioni, che già Dolphy aveva messo nel suo brano.
Photo © Emanuele Meschini
Il progetto "Land of spirals" di Rob Mazurek presentato al Museo Entnografico di Tornaco venerdì 27 maggio è stato uno spettacolo di grande impatto: sperimentazione, viaggi musicali, susseguirsi di emozioni e colori con 8 straordinari musicisti sul palco.
photo - © Emanuele Meschini
Un concerto intenso, pieno di sfumature, pieno di colori, pieno di atmosfere. Questa è stata l’esibizione del Stephan Crump's Rosetta Trio: una formazione insolita, fatta da soli strumenti a corda, ma che ha dimostrato che si può fare dell’ottimo jazz anche uscendo dai soliti canoni.
Photo di Emanuele Meschini